E’ colpa dei pensieri associativi direbbe Franco Battiato! Ci sono percorsi del pensiero ancestrali che sintetizzano interi percorsi filosofici, storie di vita vissuta o di intere generazioni, sensazioni, in una sola immagine. Questo accade in diverse esperienze che ciascuno di noi vive. Possiamo parlare dei massimi sistemi oppure di oggetti della vista di tutti i giorni di Proustiana memoria

Quando parliamo di scarpe, di jeans, di giubbini oppure di Pasta, di Sambuca o qualsiasi altro prodotto i nostri pensieri simpaticamente traducono in rappresentazioni precise questi percorsi noetici.

Quando di parla di Pasta immaginiamo la scatola azzurra della Barilla, quando si parla di Sambuca riaffiora il mito della famiglia Molinari…

Nell’abbigliamento baracuta, Baurbor traducono in brand un prodotto ben preciso. Cosa vi succede quando parlate di Clarks?

Il marchio Clarks nasce nel 1825, in un piccolo villaggio inglese a qualche chilometro da Glastonbury, nel Somerset, i fratelli James e Cyrus Clark sono proprietari di una conceria nella quale avrebbero disegnato il primo modello Clarks: delle calde babbucce in pelle di pecora. In pochi anni il successo delle mitiche “Brown Petersburg” trasforma la conceria di provincia in una società che vende in tutta l’isola.

Nel 1863, la recessione colpisce l’azienda e William, il figlio cadetto di James, prende le redini della C & J Clark LTD. Investendo nelle nuove macchine da cucire Singer e rivoluzionando il sistema di produzione, William riesce a far decollare il marchio. Nel 1883 brevetta la cosiddetta “linea igienica”, il primo modello di scarpa che si adatta alla morfologia del piede. Proprio grazie all’innovazione e alla registrazione di più di 100 brevetti, la fama del marchio inglese non smetterà di crescere.

L’arrivo del desert boot è stato sottovalutato e imprevisto. La storia di questa calzatura ha fatto il giro del mondo e porta il nome del bisnipote di James, Nathan Clark. Dopo aver frequentato la scuola di Odenwald, in Germania, Nathan continua gli studi al Queens College di Oxford. Invece di entrare nell’azienda di famiglia, Nathan decide di arruolarsi come volontario nel servizio di soccorso durante la guerra civile in Spagna. Una missione di due anni che lo porterà a integrare le forze armate britanniche. Nel 1941, il giovane ufficiale sarà inviato in Birmania dove combatterà al fianco dei soldati indiani fino alla fine della guerra. Nelle trincee birmane Nathan osserva le calzature degli alleati, specialmente i sandali pashtun e quelli dei soldati provenienti dalle precedenti campagne nell’Africa settentrionale. Questi ultimi portavano degli stivaletti da deserto fabbricati nel grande suk Khan el-Khalili del Cairo più adatti alle temperature e alla morfologia del Maghreb.

Una volta tornato a Londra, Nathan presenta una calzatura leggera, un prototipo ispirato proprio dal modello realizzato al Cairo. I vertici dell’azienda rifiutano di produrre il desert boot che Nathan decide di presentare comunque alla Chicago Shoe Fair nel 1949. Ed è proprio qui che incontra il giornalista di moda Oscar Schoeffler della rivista americana Esquire che racconterà per la prima volta la storia del desert boot. La notorietà del modello esplode. I Beatles, Bob Dylan, Steve McQueen e numerose star del cinema e della musica appaiono pubblicamente calzando le Clarks. Simbolo di un’intera generazione, giovane e rock, sono diventate, in Francia come in Italia, le scarpe della controcultura. E resistono ancora oggi.

Vieni a visitare la nostra collezione.

Posted in: Amazing BLOGTagged: ,